Ecc.mo Signor Presidente del Consiglio,
Onorevole Silvio Berlusconi
Ecc.mo Signor Ambasciatore d’Italia
Ministro Gherardo La Francesca
Ecc.mo Signor Console Generale di San Paolo
Ministro Mauro Marsili
Ecc.mo Deputato Onorevole Fabio Porta
Care amiche e amici,
è con piacere Signor Presidente che a nome della Collettività Italiana di San Paolo, Le porgo il benvenuto ed un ringraziamento per essere qui tra noi proprio oggi, alla vigilia di un importante incontro, rivolto all’intensificazione delle relazioni commerciali e strategiche tra Italia e Brasile, e per aver scelto naturalmente San Paolo, città che conta con la presenza di circa 6.000.000 di italiani ed italo brasiliani, ossia la più grande città italiana al Mondo, fuori dai confini territoriali.
Signor Presidente, nella qualità di Presidente del Comites di San Paolo ho l’obbligo di farLe presente alcune questioni che riguardano in particolare la nostra Collettività, con la speranza di trovare in Lei un interlocutore attento e sollecito.
Quando si parla di Collettività degli Italiani nel Mondo, dobbiamo sempre avere presenti due filoni con caratteristiche ed esigenze diverse.
Da un lato i nostri connazionali emigrati, oggi soprattutto persone anziane che hanno bisogno in questa fase della loro vita, di assistenza, di pensioni decenti, di assegni di solidarietà in alcuni casi, che permetta loro una vecchiaia tranquilla e dignitosa.
Le riduzioni delle pensioni italiane a seguito delle revisioni reddituali, i tagli dei fondi destinati all’assistenza diretta ed indiretta, la mancanza fino ad oggi della concessione dell’assegno di solidarietà, affliggono purtroppo molti dei nostri connazionali, che durante tutta la loro vita si sono dedicati, senza misurare sforzi, a mantenere grande il nome dell’Italia.
Dall’altro lato abbiamo le giovani generazioni, discendenti di prima, seconda, terza e quarta generazione, che rivendicano non solo il diritto “iure sanguinis” alla cittadinanza italiana, sono circa 250.000 quelli in lista d’attesa nel solo Consolato Italiano di San Paolo, ma che hanno bisogno altresì di corsi di lingua e cultura italiana sempre più diffusi ed accessibili, della garanzia di riconoscimento dei titoli universitari conseguiti all´estero e quindi di opportunità imprenditoriali e professionali che permetta loro di dimostrare quale risorsa rappresentano, non solo per il Brasile, ma soprattutto per l’Italia.
È in loro che risiede tutta la garanzia del nostro futuro, non solo per quanto riguarda il rilancio del nostro associazionismo, ma soprattutto della nostra italianità.
Sostenere e valorizzare la collettività italiana all’estero, sulla base di una collaborazione politica proficua, è chiaramente oggi una esigenza ed un’opportunità allo stesso tempo. I 30.000.000 di italiani ed oriundi presenti oggi in Brasile rappresentano, infatti, una forza concreta capace di assicurare l’effettivo successo delle politiche bilaterali intraprese.
Prima di concludere vorrei solo un fare un appello affinché l’organico consolare venga rafforzato.
Il nostro Consolato, così come tutti quelli presenti sul territorio brasiliano, per poter garantire un maggior snellimento dei servizi ed un rapido esaurimento delle richieste che vengono giornalmente presentate, necessita di un incremento del numero dei funzionari ed adeguate strutture.
Benché non sia possibile riassumere in questo breve intervento tutte le peculiarità di questa nostra grande e, mi permetta di aggiungere grandiosa collettività, spero che questo primo incontro rappresenti solo l’inizio di una collaborazione finalmente più effettiva sulle politiche che riguardano direttamente gli italiani nel Mondo.
Con questa speranza, mi auguro di poterLa rivedere in breve in questa terra brasiliana, che ha accolto i nostri connazionali come fratelli ed amici e che sarà sempre felice di ospitarLa.
Grazie Italia. Grazie Brasile.
Rita Blasioli Costa – Presidente Comites di San Paolo